Dopo i primi tentativi compiuti sul profondo cielo e il Sole (vedi la pagina relativa), ho capito che l'unico campo in cui l'ST4 poteva ancora competere è quello planetario, caratterizzato da soggetti poco estesi e abbastanza luminosi. In questo modo si mettono in secondo piano i principali difetti del CCD: campo piccolo, elevato rumore termico e assenza di otturatore meccanico. Rimane comunque la limitazione della bassa dinamica di digitalizzazione, solo 8 bit, che si può ovviare riprendendo un gran numero di immagini da mediare.
Ecco quindi che ho iniziato a riprendere Marte nel bel mezzo dell'opposizione del 1999. Le prime immagini sono dell'1 e 14 maggio, in queste la tecnica di ripresa era ancora da mettere a punto, e infatti non sono di qualità elevatissima. Le altre immagini, invece, seeing permettendo, sono risultate più ricche di dettagli marziani, anche se naturalmente non possono essere confrontate con quelle riprese da astrofili con molta più esperienza e con strumenti molto più costosi.
Clicca sulle immagini per vederle a piena risoluzione.
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In ogni immagine è riportata una versione ingrandita con indicati tutti i particolari visibili nelle immagini. Una grossa soddisfazione è stata poter rilevare la cappa nuvolosa che ricopre il vulcano più alto del Sistema Solare: il Monte Olimpo, alto ben 27 km!
I colori
Le immagini sono state elaborate con la
tecnica dell’LRGB in modo tale da aggiungere i colori alle immagini originali
(che sono in b/n). Si tratta di una sorta di “palette di colori veri” (ma
attenzione, non sono stati ottenuti con la tecnica della tricromia). La
tecnica si realizza utilizzando come canale di luminosità l’immagine
originale, mentre per i colori (RGB appunto) si usano delle immagini a
colori opportunamente sfuocate (molto) in modo da eliminare ogni informazione
di dettagli del pianeta, mantenendo unicamente il colore generale. Una
possibilità è di usare un programma che disegni l’aspetto
del pianeta per un giorno e un’ora a piacere, come Mars Previewer II, un
freeware disponibile su internet al sito:
http://www.skypub.com/resources/software/basic/basic.html#mars
Quadro generale
Ho poi raccolto tutte le immagini in un'unico
quadro, per meglio rilevare i cambiamenti avvenuti durante l'opposizione
del 1999.
Infine un'ultima nota relativa all'elaborazione:
le immagini riprese dal CCD e anche la media di molte immagini, non rivelano
che dei tenuissimi chiaroscuri. Nella maggior parte dei casi non si nota
nessun particolare. E' l'elaborazione con maschera sfuocata permette di
evidenziare in maniera nettissima delle differenze di frazioni di punto
percentuale nella luminosità del pianeta. Ringrazio Mauro
Facchini del gruppo di Cavezzo (MO) che mi ha aiutato a imparare le
tecniche di elaborazione.
Per ogni commento o critica, scrivimi: comolli@libero.it
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