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Il Leone ruggisce ancora! di Lorenzo Comolli |
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Di seguito presento
alcune delle elaborazioni ottenute a partire dalle immagini riprese.
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Composizione di 10 immagini riprese dalla
1.21 alle 5.30 TU. Pose da 6min con 16mm f/2.8 e E200 sviluppata a 320
ISO (push +1). I due bolidi sono quelli delle 4.37 (centro) e 5.02 (dx)
TU.
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Ho impiegato anche una videocamera digitale
con il doppio vantaggio di ottenere filmati delle Leonidi e una registrazione
dell'audio di elevata qualità con indicazione precisa dell'ora.
Videocamera digitale Panasonic DS-15,
zoom impostato a 1x, gain-up (pose da 1/10s).
IL SITO DI OSSERVAZIONE
Semplicemente una notte stupenda! In cinque
abbiamo rischiato e siamo andati nel Sud della Francia (Alberto Gianni,
Alessandro Gambaro, Angelo Veronesi, Marco Marzetta ed io). Ci siamo fidati
ciecamente delle previsioni del NOAA che ancora una volta si sono rivelate
determinanti. Abbiamo scelto una località isolata da grosse città
e il più possibile in quota, nella estrema punta sud della Costa
Azzurra, nei pressi di St Tropez, a metà strada da Tolone. Il luogo
fa parte del Massif des Maures, una grandissima e splendida foresta collinosa/montagnosa
di querce da sughero. Siamo saliti sul picco di Notre Dame des Anges e
ci siamo fermati poco sotto la vetta a quota 700m. (43°16'45"N, 6°17'51"E,
dati dal GPS di Alessandro)
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Le ultime previsioni del NOAA
che abbiamo consultato poco prima di partire per la Francia: come si vede
il sito continentale più favorito risulta l'estremo Sud della Costa
Azzurra, in Francia. L'immagine a sinistra è riferita alle 0 TU
del 19 novembre, mentre quella di destra alle ore 6 TU, vicino al picco
previsto alle 4 UT. Le previsioni sono basate sulle osservazioni del 18
novembre alle ore 6 TU.
Clicca sull'immagine per vederla a più alta risoluzione. |
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Cartina con indicate alcune delle spedizioni
positive dei membri del GAT: tre nel sud della Francia o quasi e una in
Sicilia.
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Dettaglio del sito di osservazione,
posto su un tornante della strada che conduce alla vetta del monte Notre
Dame des Anges, a 700m di quota.
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LE OSSERVAZIONI
Le Leonidi
non hanno deluso, fornendo uno spettacolo memorabile, di poco sotto al
livello del 1999 (ma bisogna tener conto che la Luna piena impediva l'osservazione
delle Leonidi più deboli).
Il picco è sembrato leggermente
in ritardo, forse alle 4.08 TU. Abbiamo notato un gran numero di meteore
luminose (tipo -2/-3) con scia nella fase ascendente del picco, mentre
in quella discendente la magnitudine media è parsa inferiore.
Il numero totale di meteore osservate è stato stimato nell'ordine delle migliaia di meteore. Dati della nottata: mag. lim. intorno alla +5 (poco prima del picco) e 5.5 (poco dopo il picco), cielo limpidissimo, nessuna nuvola in tutta la notte, temperatura tra +4 e +6°C, umidità al 100% calata dopo le 4, arrivata al 70% alle 6.
Le prime elaborazioni dei dati osservativi
rilevano un picco alle 4.08 TU con un HR di 1049, che considerando r=2
e maglim=5.5 fornisce uno ZHR di 2474. Un picco secondario sovrapposto
alla discesa è stato notato alle 4.24 TU con valore di 628 HR e
1436 ZHR.
I BOLIDI
Bellissimi tre bolidoni, il primo alle
4.37.21 TU (ora ricavata dallo sbobinamento di nastri audio e video) stimato
di mag circa -12 con doppio scoppio finale, verso Sud a circa 15° di
altezza, di colore verde (ma anche un po' di rosso), con una scia rimasta
visibile per 5-10min che si è vista evolvere a forma di galassia
a spirale in poche decine di secondi.
Il secondo alle 5.02.19 TU che non abbiamo visto direttamente, ma solo il flash per terra, l'abbiamo stimato di -15, forse più della luna piena. Scoppiato vicino a Sirio, ha lasciato una scia per almeno 10 min.
Infine l'ultimo alle 5.11.30 TU, forse il più luminoso, non osservato da nessuno in quanto caduto poco sopra la Luna a Ovest, dietro un albero che ci riparava dalla luce lunare. Abbiamo visto un doppio flash attraverso gli alberi di colore rosso intenso. Stimiamo una luminosità pari o superiore a quella del bolide precedente, a giudicare dal flash.
Molti sono stati gli altri bolidi osservati,
che in condizioni "normali" sarebbero ritenuti eccezionali, con magnitudini
tra la -6 e la -10.
In fondo a questa pagina si trova una
raccolta dei principali bolidi ripresi fotograficamente.
LE FOTOGRAFIE
I lavori fotografici erano uno dei principali
obiettivi della spedizione, quattro di noi hanno scattato immagini di cui
due con montature equatoriali motorizzate. La mia strumentazione comprendeva
5 fotocamere formato 35mm con tre 50mm f/1,8, un 40mm f/2,8 e un 16mm f/2,8,
tutte montate sulla mia piccola montatura Kenko NES. I primi due bolidoni
sono risultati sulle immagini col 16mm.
Ho impiegato anche una telecamera digitale
che ha registrato decine di meteore, era puntata sul radiante.
Il luogo di osservazione era così
sperduto che in tutta la notte non è passata un'auto (avevamo occupato
completamente un tornante...) tranne quella di un astrofilo francese (Cyrille)
che poi si è fermato a osservare con noi e ha registrato con la
webcam il primo bolidone, oltre a decine di meteore.
Venere a Est nel cielo coi colori dell'alba.
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Foto di gruppo dei partecipanti al
campo astronomico: da sinistra Alessandro, Cyrille, Alberto, Lorenzo, Angelo,
Marco.
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CONCLUSIONE
Insomma, credo proprio che i tanti km
di viaggio (500+500km) siano stati ampiamente ripagati! Anche gli altri
membri della spedizione sono assolutamente d'accordo.
Abbiamo concluso la notte andando a dormire
in un albergo dove ci siamo ampiamente riposati per effettuare tranquillamente
il viaggio di ritorno.
Vai anche a vedere la pagina delle Leonidi del 1999.
Per ogni commento o critica, scrivimi: comolli@libero.it
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