Gita
all'osservatorio di Pino Torinese (TO)
del 3 giugno 2001 di Lorenzo Comolli |
Fondato nel 1759, l'osservatorio di Torino venne denominato Gradus Taurinensis, ovvero la lunghezza dell'arco di meridiano rispetto alla posizione geografica di Torino, da parte di Giovanni Battista Beccaria. Questi primi strumenti usati per l'esplorazione del cielo furono sistemati in una vecchia torre di via Po a Torino, e in seguito sui tetti dell'attuale Palazzo dell'Accademia delle Scienze. A Beccaria successero nella direzione dell'osservatorio l'abate Tommaso Valperga di Caluso e Antonio Maria Vassalli Eandi. Nel 1822 l'osservatorio, sotto la direzione di Giovanni Plana (1781-1864), discepolo dell'illustre fisico e matematico torinese Joseph-Louis Lagrange, acquisì il riconoscimento giuridico di istituzione ufficiale del Regno di Piemonte e Sardegna. Il Plana diede grande impulso all'osservatorio con le sue ricerche di meccanica celeste e, in particolare, sul moto della Luna. Le attrezzature, per quel tempo sofisticate, tra le quali un grande cerchio meridiano di Reichenbach e Fraunhofer, furono trasferite sui tetti di Palazzo Madama. Nel 1884 Alessandro Dorna contribuì a sviluppare l'attività osservativa dotando l'osservatorio di un rifrattore da 30cm, che per qualche anno fu il maggiore d'Italia. Dal 1912 l'osservatorio ebbe la sede fuori dalle luci della città, sulla collina di Pino Torinese (la quota più alta per quell'epoca) e con la dotazione di nuovi strumenti, divenne uno dei centri astronomici italiani più importanti.
La struttura attuale dell'osservatorio si basa essenzialmente su quattro cupole, due padiglioni, un moderno centro di calcolo e la biblioteca di circa 10.000 volumi. Tutta la biblioteca è ospitata nella palazzina principale e occupa gran parte del piano terreno e due locali del piano interrato. Oltre a diverse collezioni di notevole pregio, sono presenti una quindicina di opere dal Cinquecento al Settecento ed un gran numero di pubblicazioni non rilegate.
All'osservatorio sono in corso parecchie attività teoriche ed osservative basate su collaborazioni locali, nazionali ed internazionali. L'attività di ricerca dell'osservatorio spazia dal campo osservativo a quello teorico e strumentale. Le attività di ricerca sono divise in cinque settori:
La cupola del doppio rifrattore Morais. |
Particolare delle lenti: quella inferiore è il 42cm visuale, quella superiore è il 38cm fotografico. |
Piano focale degli strumenti: sul 42cm visuale c'è il fuocheggiatore, mentre sul 38cm fotografico c'è un portalastre. |
Pannello di controllo del telescopio, completamente automatizzato. |
Vista da davanti. |
Particolare del supporto dello specchio secondario, che causa un'ostruzione del 60%! |
La cupola del telescopio REOSC. |
A poca distanza dall'osservatorio, su una vicina collina, si trova il famoso santuario di Superga, dalla cui cupola si gode di un panorama stupendo su Torino e le Alpi. |
Tutte le immagini sono state riprese con obiettivi 16 e 50mm, pellicola Kodak Elite 100.
Per ulteriori informazioni o chiarimenti, manda una e-mail a Lorenzo Comolli.
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