Due notti prima dell'eclisse abbiamo provato, in camera ad El Alamein,
più e più volte tutti gli istanti della totalità,
in modo da conoscere a memoria anche ogni minimo spostamento ed azione.
L'arrivo al campo tendato a Sallum e la cena servita nei cestini.
Le nostre "tende" purtroppo non erano impermeabili e la notte prima del
nostro arrivo aveva diluviato come non si ricordava da anni in quei
posti, tutto il deserto era un pantano, e le tende di conseguenza erano
molto umide.
L'interno del campo tendato affollato di cavalletti.
Il risveglio al mattino del 29 marzo ci ha mostrato un panorama molto
simile a Milano in una giornata di nebbia...
Un paesaggio marziano...
Abbiamo piazzato la strumentazione a ridosso della cordicella gialla,
che segna il confine tra Egitto e terra di nessuno, oltre la quale si
trova la Libia.
Il terreno era un pantano, altro che deserto secco e caldo!
Coordinate GPS dell'esatto punto in cui è stato piazzato il
telescopio.
Il gruppo del GAT si è piazzato a 500m a Nord da noi.
La strumentazione principale, con la montatura Kenko NES, rifrattore
apo Pentax 75+Canon 350D, 200mm+Canon 300D, videocamera digitale con
zoom 60x ottico. Come contrappeso l'ormai collaudata bottiglia d'acqua!
La luce filtra tra le dita delle mani.
Tanti piccoli Soli in eclisse filtrano dai fori di una mappa geografica.
Il binocolo Vixen 12x80.
Il binocolo 25x100.
Il luxmetro digitale per le misure di illuminanza.
Il team dietro il telescopio.
La città di Sallum vista dall'alto dell'altopiano.